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MINISTERO DEGLI ESTERI

Il Ministero degli Esteri Italiano nel dopoguerra con la liberazione dell’Italia da parte degli Stati Uniti, con aiuti economici finanziari per la ricostruzione, aveva uno stretto legame Politico ed Economico di riconoscenza, importando per decenni l’innovazione, prodotti scientifici, tecnologici e consulenze Scientifiche e Industriali  obsolete di dieci anni, che hanno disabituato la Partitocrazia Italiana e Industriali ha finanziare la ricerca scientifica e tecnologica. Negli anni 60 il Partito Socialista arrivato al Governo del Paese, in coalizione con la Democrazia Cristiana, modificano i rapporti Internazionali con maggiore indipendenza dagli Stati Uniti ed orientati verso l’Unione Europea e Paesi Arabi, con accordi sulla fornitura del gas e petrolio, in cambio d’esportazioni e libertà d’immigrazione in Italia. 

L’estinzione per via Giudiziaria dei Partito della Democrazia Cristiana e Partito Socialisti, consentono andare al Governo del Paese, una nuova coalizione Partitocratica la Casa delle Libertà, in seguito anche ex Partito Comunista trasformatosi in Partito Democratico della Sinistra, modificando nuovamente l’orientamento politico, avvicinandosi nuovamente verso gli Stati Uniti, anche perché la Politica Estera ed Economica del Golfo Mediterraneo dei Paesi Arabi è destabilizzata con guerra, per alzare il prezzo del gas e petrolio, con repentini attentati e guerre nei territori nei Paese Arabi.

La Politica Estera Italiana è diventata interventista di supporto incondizionato agli Stati Uniti, con intervento armato sull’Afganistan e dopo sull’Iraq, ultimamente nel Libano, affermando di portare la Democrazia, combattere il Terrorismo e portare la Pace, mentre in realtà sono insediati Governi filo interessi economici degli Stati Uniti. 

La Democrazia non si esporta con le armi, come in Corea, in Vietnam, in Cambogia, in Corno e centro Africa, inoltre il terrorismo non si combatte invadendo i Paesi Arabi, contro le popolazioni civili, ma occorre intervenire prima della guerra con le Diplomazie internazionali e l’Onu per evitarle.

La Politica Estera Internazionale e influenzata ormai da interessi economici rilevanti, per diversi motivi alcuni come Stati Uniti, Russia, Cina, India, Italia, Francia, Germania, Svizzera, Irlanda, finanzia ed arma le fazioni di Partiti di Nazioni con instabilità politica, che vogliono assurgere al Governo del Paese a loro amico ed avere la priorità dell’approvvigionamento del gas, petrolio e materie prime, oppure usano la Borsa Finanziaria delle Materie Prime, per motivi speculativi, perciò ogni attentato o guerra fa lievitare i loro prezzi a vantaggio delle Nazioni estrattrici materie prime, petrolio e gas, a vantaggio delle Partitocrazie Mondiali e delle Nazioni che vendono armi o Società Finanziarie Speculative, mentre muoiono ignari soldati che ritengono di obbedire ad un ordine, per la Democrazia, la Pace o muoiono Cittadini civili, come donne e bambini innocenti definiti errori, mentre sono orrori della guerra.

In Iraq la guerra è iniziata, secondo la Partitocrazia Italiana e disinformazione della carta stampata e radiotelevisione, per portare la democrazia partitocratica, contro una dittatura, ma i veri motivi erano di potere personalistici e interessi economici internazionali. L’Iraq  tramite il dittatore Sadam Hussein richiese di cancellare una parte il debito contratto per l’acquisto delle armi, necessarie per la guerra contro l’Iran, appoggiata con il consenso degli Stati Uniti, Inghilterra, Arabia Saudita, Egitto, Giordania e Israele, per evitare l’espansione nelle Nazioni Arabe dell’integralismo del Partito Religioso Islamico.

Al termine della guerra l’Iraq aveva scarse risorse finanziarie, con il regime che perdeva consenso popolare plebiscitario con il Partito Bat, per cui chiese Finanziamenti cospicui al Fondo Monetario Internazionale, all’America ed Inghilterra, per importare medicinali e tecnologia e potersi riarmare, alla risposta negativa dei finanziamenti, invase il Qwuait  minando il pozzi di petrolio e facendoli saltare, usando una forma di alleanza terroristica con la fazione ereditaria di Bin Laden estromessa alla reggenza dell'Arabia Saudita e con i Palestinesi.

La guerra in Iraq e stata motivata con l’attentato terroristico alle Torri Gemelle, ma l’invasione armata dell’Iraq e caduta del Regime di Sadam Hussen, non ha risolto i problemi, perché è esplosa la guerra civile, che porterà alla morte un milione di Esseri Umani, il terrorismo ha seguitato a mietere morti, con il vantaggio di attendere silente ogni debolezza dei Regimi Partitocratici Occidentali.

La Politica Estera Italiana interviene militarmente come missioni di pace ed umanitarie verso le Popolazioni Civili dei Paesi Arabi, ma anche con la speranza di stipulare contratti d’appalto per la ricostruzione.

Nei Paesi Africani esistono guerre dimenticate o invisibili di una drammaticità ed atrocità sconcertante e nonostante la grande instabilità dei Governi dei Paesi centro Africani, sono vendute le armi e fatta fare la guerra tra ragazzi e bambini, creando inimicizie tra diverse etnie, sempre per interessi egemonici dei Paesi Sviluppati sulle materie prime e risorse energetiche o di potere personalistico Partitocratico Mondiale.

La Partitocrazia Mondiale, con il Fondo Monetario Internazionale, concede finanziamenti, per dopo vendere le armi ed avere influenza Partitocratica Politica o con ricatti sul debito con interessi vertiginosi, ottenendo contratti di sfruttamento delle materie prime dei Paesi sottosviluppati, per dopo affermare ipocritamente che bisogna azzerare i debiti dei Paesi poveri con il Fondo Monetario Internazionale.

La maggioranza degli sforzi umanitari ed economici verso i Paesi sottosviluppati è fatta da semplici Religiose-i e Cittadini Civili del Mondo, che mandano dove possono, pompe e trivelle per trovare acqua, pannelli solari o cogeneratori per energia elettrica, sementi, prefabbricati, chiese, scuole, ospedali e volontarie Suore o Sacerdoti, Chirurghi, Dottori, Infermieri e Insegnati.

Una Delegazione d’Industriali e Primo Ministro del Governo Italiano si recano in Cina per espandere l’esportazione dei prodotti Made in Italy, ma nessuno menziona, che da 20 anni gl’Industriali Italiani delocalizzano le loro produzioni, per il bassissimo costo della manodopera in Cina, perché solo le grandi Aziende sono in grado d’investire nella Cina, in India, nei Paesi del Sud Est Asiatico e Paesi Arabi. Gli investimenti sono risorse finanziarie incomprensibilmente trasferite  all’estero, mentre abbiamo un mercato da riconquistare per la crescita economica del Nostro Meraviglioso Paese l’Italia.

La Cina non impedisce le importazioni e commercio interno di prodotti importati, purtroppo abbiamo poche grandi industrie e costante recessione economica, perciò il Primo Ministro Italiano, come unico risultato commerciale, propone all’Onu di togliere l’embargo, già violato delle armi alla Cina.

DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA PARTECIPATIVA E COGESTIONE

MINISTERO DEGLI ESTERI

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, il Ministero degl’Esteri deve essere Neutrale Costituzionalmente a livello Internazionale, significa, che avendo uno sviluppo Sociale Economico Evolutivo interno, non deve lasciarsi coinvolgere, in missioni di pace armata, perché le guerre oggi nascono per interessi economi dei Paesi Arabi, Centro Africano e Russia, come maggiori fornitori di materie prime, petrolio e gas, la Cina ed alcune Nazioni Europee per vendere armi e ottenere precedenza sulle forniture, gli Stati Uniti e Inghilterra perché direttamente interessate, come Concessionarie dei Giacimenti e depositi Finanziari dei Petrodollari, tutto serve a  mantenere alto il prezzo del petrolio, gas e materie prime, per interessi di potere personale, politico ed economico, innescano la guerra, con maggior numero di morti tra le popolazioni civili Donne e Bambini.

La Disinformazione non dichiara o scrivere quali Nazioni vendono le armi e volume d’affari e le Nazioni che le comprano, quanto spendono in armamenti e quanto in ricerca e sviluppo economico civile, in modo che il Fondo Monetario Internazionale, modifichi le modalità della concessione di prestiti Finanziari Internazionali, altrimenti avremo una guerra infinita come in Medioriente, nel corno d’Africa e nei Paesi centro Africani, per dopo chiedere ipocritamente, l'intervento d’interposizione delle Forze ONU, accompagnate con opera Umanitaria Internazionale.

CONSOLATI ITALIANI

INTERSCAMBIO COMMERCIALE ESTERO

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, la politica estera non può essere basato solo sugl'interessi economico commerciali che suscitano i conflitti nelle Nazioni Internazionali, con intervento armato detto di pace, senza il consenso Comunità Internazionale, per avere contratti ed appalti per la ricostruzione.

La Costituzione della  Seconda Repubblica Italiana prevede la neutralità militare Internazionale, pertanto occorre rivalutare il ruolo dei Consolati Italiani, per istaurare rapporti seri di Interscambio Commerciale, coadiuvati con le varie Regioni Italiane con gl'Assessorati Industria, Artigianato e Commercio, collegati con le varie rappresentanze delle Categorie Regionali, per conoscere e selezionare ed importare le  materie prime ad un costo conveniente dai Paesi Esteri, inoltre conoscere la tipologia e qualità dei prodotti richiesti  d'esportare del  Made in Italy, varie Nazioni Internazionale e soprattutto preparare piani d'investimento e Sviluppo Economico Evolutivo.

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, la politica estera d'Interscambio Commerciale nella Globalizzazione dei Mercati, deve essere inteso sulla base delle tipologie dei Prodotti Industriali e Commerciali, come lo stile, qualità, clima, esclusività di marchio, innovazione e prezzo di listino, accoglienza turistica, artistica archeologica, questi presupposti sono motivo d'Interscambio Commerciale Internazionale

La Globalizzazione dei Mercati per assurdo, riduce anziché espandere gli spazi commerciali, perché la crescita economica e commerciale dipendono dal reddito procapite delle Popolazioni Internazionali e non dagli spazi commerciali.

La Grande Finanza e Partitocrazie Mondiali evolute studiano sistemi che servono a ridurre le tensioni con Nazione diventate potenti militarmente, come la Cina ed India, con la Globalizzazione dei Mercati, usata come esportazione togliendo l’embargo sui diritti umani, per consentire l’esigibilità dei prestiti con il Fondo Monetario Internazionale, facendo pagare alle Nazioni con Partitocrazie Politicamente alleate o deboli, significa senza una politica di interscambio e controlli doganali.

La concorrenza  produttiva e commerciale sleale, dei bassi redditi e costo della manodopera dei Paesi Esportatori, come Cina, India, Sud Est Asiatico, costringe alla chiusura dell'Industrie Italiane, con crisi economica che pagano i Cittadini Italiani, senza una reale rappresentanza politica ed indebitando lo Stato Italiano.

IMMIGRAZIONE PROGRAMMATA

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione l'immigrazione deve essere programmata e controllata alle frontiere dello Stato Italiano, perché non bisogna sottovalutare le conseguenze a lungo termine dell'immigrazione incontrollata, che crea i presupposti di degrado sociale, con criminalità organizzata, che occupano e controllano  ormai zone Cittadine Italiane e potrebbero diventare, motivo di sedizione e rivolte armate incontrollate, con rischi di crisi con le Nazioni Estere provenienza.

La Politica Estera del Mistero degl'Esteri deve essere coordinata con il Ministero dello Interno, che informerà dei flussi immigratori dei Cittadini Stranieri, con informazioni sulle opportunità occupazionali interne regolarizzate e richieste.

Queste informazioni potranno essere necessarie ad orientare i flussi immigratori stranieri, sulla base della tipologia e specializzazione di lavoro richiesto.

Lo Stato Italiano oltre un certo numero d'immigrati non può accoglierne, per impedire una vera invasione Immigratoria Straniera, significa legiferare controlli alle frontiere selettivi all'ingresso del Nostro Paese, con Guardia di Sicurezza con numero adeguato anche provenienti dal servizio militare e specializzata ai controlli nelle frontiere, coadiuvati con la Guardia Doganale per l'importazioni delle merci o illegale importazione di merci non regolamentari o sostanze celebroletali, informando le Nazioni Estere interessate della saturazione d'immigrazione per motivi di lavoro, pertanto gl'ingressi dovranno essere motivati e dichiarate le residenze alberghiere pensioni o abitazione per il periodo di permanenza con esclusivo permesso turistico.   

F.I.M.

FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, dovrà essere cambiata le quote delle Nazioni che costituiscono il Fondo Monetario Internazionale e le modalità d’erogazione dei Finanziamenti Internazionali, per non avere interessi egemonici politici ed economici verso i Paesi Poveri.

La Comunità Internazionale e Fondo Monetario Internazionale deve comportarsi con in Paesi Poveri, come quando deve conquistare lo spazio e le terre di altri Pianeti, con la Collaborazione Internazionale, significa che il benessere produce interscambio commerciale, nell’interesse reale della Globalizzazione dei Mercati. 

Le Guerre possono essere evitate, investendo nella pace, significa che il Fondo Monetario Internazionale prima di concedere il prestito ai Paese Povero deve avviare la fase di Democrazia Politica, Sociale ed Economica, inoltre una Commissione Internazione avrà due scopi, uno fare da arbitri agl’interessi interni delle varie etnie, secondo essendo i conflitti creati dagl’interessi, sulle materie prime o strategico territoriali egemonici commerciali dei Paesi Internazionali Stranieri, che armano fazioni alla guerra, per insediare un loro Governo Partitocratico amico o far salire il prezzo del petrolio, gas e materie prime, per appaltare le opere infrastrutturali  pubbliche.

Allora occorre prima la pace commerciale ed accordi, tra le Nazioni Sviluppate, sulla divisione degl’approvvigionamenti delle materie prime ed imprese cui affidare le costruzioni delle opere Pubbliche e infrastrutturali, dopo concedere i Finanziamenti del Fondo Monetario Internazionale, in corso d’opera e quando gl'impianti ed infrastrutture sono operativi chiavi in mano, senza quest’accordo, avremo guerre, povertà e malattie, provocate dai Paesi cosiddetti Democratici Civili e  Sviluppati.

NEUTRALITÀ DELLO STATO ITALIANO

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, la seconda Costituzione della Repubblica Italiana prevede la neutralità, come alleanza e coinvolgimento a Guerre Internazionali, il motivo principale che ormai non risolvono il conflitto d'interessi, inoltre con vari gradi d'impatto bellico avremo il rischio serio dello sterminio dell'Essere Umano sulla Terra.

Occorre vedere l'esempio dei Paesi Europei come la Svezia, Svizzera, Olanda, che consente rapporti bilaterali Internazionali Diplomatici e Interscambio Commerciali, necessari ad Occupazione ed Economia.

Lo Stato Italiano deve diventare evoluto Culturalmente, Civilmente ed Economicamente e non consentire alla Partitocrazia Anarcofascista  e Finanza Speculativa, di creare nuovi presupposti d'arretratezza per dominare sui Cittadini-e Italiani-e ed Europei.      

STATI UNITI EUROPEI

L’Unione Europa in crisi d’identità dovuta all’incapacità politica delle Partitocrazie Europee, che con l’unione monetaria usata dalle Banche private Nazionali Europee per garantirsi la solvibilità dei crediti ed impedire perdite valutarie speculative sulle monete dagli Stati Nazionali Europei.

La moneta unica ha tolto la concorrenzialità dei prodotti commerciale proprio dovuto al diverso valore delle monete, che avvantaggiano solo le grandi Industrie, ma le medie e piccole attività economiche, non hanno capitali finanziari per restare sul mercato, impedendo la crescita, inoltre le frontiere aperte all’immigrazione incontrollata, l’importazione incontrollata di prodotti a bassissimo costo, l’assenza del rispetto dei contratti Nazionali di Lavoro, con le Banche Nazionali che hanno un sistema economico prevalentemente speculativo, con disoccupazione e riduzione del potere d’acquisto, per l'aumento incontrollato dei servizi e prezzi al consumo, la Partitocrazia Europea  ha creato un sistema economico recessivo irreversibile.

Questa crisi economica ed occupazionale diffusa, mette in crisi la stabilità politica delle Nazioni Europee, perché alcune sono in grado di restare nei parametri di Maastricht, altre devono far fronte alla crisi, con maggiore spesa per sostegno al reddito e per la sicurezza interna, motivi per cui  i Cittadini Europei hanno rifiutato la proposta Costituzionale Partitocratica Europea.

L’Unione Europea deve avare un nuovo modello di rappresentatività Politica, con una Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, con un Sistema Economico Evolutivo, capace di creare sinergie Sociali ed Economiche tra i Paesi Europei, solo dopo una reale ripresa economica diffusa in tutta Europa, con nuove uniformi Costituzioni Nazionali, potrà essere anche la base della nuova Costituzione degli STATI UNITI FEDERATI EUROPEI.

NELLA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA PARTECIPATIVA E COGESTIONE, LO STATO ITALIANO È ESEMPIO INTERNAZIONALE, D'IMMIGRAZIONE INTEGRATA, INTERSCAMBIO DELLE MATERIE PRIME E MERCI AL CONSUMO, PER CREARE 

UNO SVILUPPO ECONOMICO EVOLUTIVO.

     PACE     LAVORO           GIUSTIZIA    LIBERTà

 

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